Nel post dell’altra volta ti spiegavo che un testo dovrebbe essere sempre scritto dalle persone per le persone e che, quando scriviamo sul web, troppo spesso ci dimentichiamo di chi c’è dall’altra parte.
Abbiamo visto quanto conta sentirsi connessi agli altri anche quando siamo online, che accorciare le frasi rende un contenuto più diretto, così come una domanda ha la capacità di tirare in ballo il lettore. Non solo: abbiamo scoperto che, infrangere qualche regola, aiuta a essere meno ridondanti.
Oggi continuiamo il nostro viaggio dentro ai testi dal calore umano con altri spunti ed esempi pratici.
Let’s go!
Al bando l’aziendalese
Quante volte ti sei imbattuto in un contenuto dal lessico complicato e pieno zeppo di parole così tecniche da fare fatica a comprenderne il significato?
Le frasi ricche di espressioni complicate e inglesismi inutili fanno parte del cosiddetto linguaggio aziendalese, un linguaggio esclusivo tipico appunto del contesto aziendale.
C’è chi crede che comunicare in questo modo serva per fare colpo sul lettore, per stupirlo e dargli l’impressione di essere un esperto nel proprio lavoro.
Per noi del mestiere i testi aziendalesi sono la “bestia nera”, il nemico da abbattere senza pietà. Ecco un esempio no:
“L’azienda X, leader del settore IT, implementa soluzioni professionali per i backup aziendali, tra cui la progettazione di sistemi di recover personalizzati e calibrati sulle reali esigenze del cliente”.
Bastava dire:
“Ti mettiamo a disposizione le nostre soluzioni di backup aziendale, per mettere al sicuro il tuo lavoro e proteggere i tuoi investimenti”.
Parola d’ordine: semplificare.
Il lettore è più importante di te
Quando scriviamo, siamo così concentrati su noi stessi, sul far vedere che siamo bravi e che vale la pena seguirci, che ci scordiamo dei bisogni degli altri. E diventiamo troppo autoreferenziali.
Dobbiamo invece sforzarci di mettere il lettore al centro del testo e di farlo diventare partecipe del nostro discorso.
Per esempio, invece di scrivere “Il nostro servizio serve a ridurre…” scrivi “Con questo servizio potrai ridurre…”. O ancora “Il nostro prodotto è stato progettato per rispondere alle esigenze di chi lavora nella ristorazione…” trasformalo in “Questo prodotto è stato pensato per te che lavori nella ristorazione …”.
Provaci. Ci vuole davvero poco.
Aggiungi qualcosa di tuo
Pensa ai tuoi amici più cari. Perché ti piace chiacchierare con loro? Te lo dico io: perché ti senti a tuo agio. Perché puoi condividere i tuoi pensieri senza essere sotto giudizio. Perché discutere assieme è più interessante: vengono fuori paure, punti di vista, opinioni. Si può parlare di tutto, dall’argomento più leggero come “Cosa te ne pare del film di ieri sera in tv?” alle cose più serie legate ai fatti di attualità o politica.
Con la scrittura dovrebbe essere lo stesso. Anche se non conosci dal vivo i lettori, fai in modo che nei tuoi testi ci sia qualcosa di personale, che ti contraddistingua dagli altri. Per esempio:
- condividi gli errori che hai fatto perché i lettori possano imparare dai tuoi sbagli;
- racconta qualcosa che ti è capitato per rendere più interessante un argomento;
- uniforma il linguaggio in modo che il tono di voce sia unico e riconoscibile.
In conclusione
È così che le persone dovrebbero sperimentare la tua scrittura. Lascia che le tue parole, piano piano, si facciano spazio nel loro cuore per rimanere lì e non andarsene più.
Hai trovato interessante questo articolo?
Iscriviti a Radici, la mia newsletter, per non perdertene più nessuno.