Lo so, lo so. L’introduzione di un post mette ansia. Soprattutto a quelle persone che sono alle prese con i loro primi articoli e non hanno la più pallida idea di come dare il via alle danze.
Soprattutto perché, come abbiamo visto la volta scorsa, su internet non leggiamo un contenuto dall’inizio alla fine, ma lo scorriamo soffermandoci sulle prime di righe di testo per poi leggere qui e là le informazioni che reputiamo interessanti.
L’ansia è salita a mille? Tranquillizzati: ecco qui alcune idee, con tanto di esempi reali, per partire alla grande con la scrittura dei tuoi post.
Analizziamoli uno a uno.
Dritti al punto
Se non sai bene come iniziare, evita i preamboli e centra l’obiettivo: riassumi in breve il contenuto del tuo post e spiega subito perché le persone dovrebbero leggerlo. Via i fronzoli e le infiorettature. Punta a semplicità e concretezza.
Esempio. Il calendario editoriale: obiettivi e strategia, Francesca Marano
“La scorsa settimana abbiamo visto come non restare senza argomenti per il blog, oggi vediamo come creare un calendario editoriale che sia contemporaneamente utile per i lettori (metodo P.O.S.T) e per chi scrive (obiettivi S.M.A.R.T.).”
Niente sbrodolamenti o giri di parole: in poche righe Francesca ci dice di che cosa si parla oggi (come si costruisce un calendario editoriale) e qual è lo scopo finale (creare un calendario utile per chi legge e per chi scrive). Semplice ed efficace.
Magia, il problema non esiste più
Partire dai bisogni del lettore è un buon punto d’inizio per costruire un contenuto che intriga. Ci sono tanti modi per farlo, uno dei più usati è quello di iniziare con una domanda, che guarda caso è proprio la stessa che si sta facendo il lettore su un certo tema, e la cui risposta non è altro che il contenuto del tuo post.
Esempio. Contraccezione naturale – Daysy, Macrobioticamente
“Esistono valide alternative alla contraccezione ormonale? Possiamo sostituire la pillola con qualcosa di più naturale e senza effetti collaterali? La risposta, per fortuna, è Sì! Ti presento Daysy.”
Qui Silvia ci presenta un metodo contraccettivo alternativo alla tradizionale pillola e, per stimolare la curiosità di chi legge, inizia il post con due interrogativi che potrebbero porsi delle lettrici sensibili all’argomento ma poco informate.
C’era una volta, ma ai giorni nostri
Te l’ho già spiegato in diverse occasioni: la narrazione agisce sulla nostra sfera emotiva e avvicina chi scrive ai suoi lettori. No, non devi diventare uno storyteller né raccontare la favola di Cenerentola, parti dalle tue esperienze personali e usale per introdurre il tuo post. Questo è l’unico caso in cui puoi essere un pochino più prolisso, a patto che la storia sia interessante e che poi tu riesca a collegarla bene all’argomento che tratterai.
Esempio. Come iniziare il lavoro a maglia, Brodo di coccole
“È un periodo che ho ricominciato a fare a maglia. Instagram e Facebook mi sono testimoni, da quando ho smesso di fare due lavori e di lavorare anche di notte per far funzionare tutto ho ritrovato il tempo di fare le cose che mi piacciono – self care – e la maglia è una di queste. È un lavoro rilassante e di grande soddisfazione, un modo di prendermi cura di me regalandomi piccoli momenti di cose belle tra lane colorate e soffici e punti divertenti. E poi la gioia di indossare qualcosa fatto a mano è impagabile.”
Valentina parte con una storia, la sua. È contenta perché ha ricominciato a fare a maglia dopo un periodo di stop per via della sua situazione lavorativa. Questa introduzione lascia trasparire qualche dettaglio sulla sua vita (ad esempio: Valentina è in una nuova fase felice della sua vita, è una persona creativa e allegra) per poi dare spazio al contenuto vero e proprio, con tanto di video. Anche se non abbiamo nelle prime righe l’informazione che vogliamo ottenere – come s’inizia a lavorare a maglia – ci sentiamo subito connessi con chi scrive e, se siamo in sintonia, saremo più portati a commentare e diventare partecipi di quel contenuto.
I numeri sono sexy
Non lo dico io, ma le ricerche. I dati statistici piacciono e catturano l’attenzione. Sia se inseriti all’interno di un titolo sia all’inizio di un articolo. Numeri e percentuali danno una maggiore credibilità e vanno a rafforzare quello che andrai a dire nelle righe successive.
Esempio. Facebook: nuove funzioni per il social caring, Vincos
“Sono oltre 50 milioni le pagine Facebook riferibili ad una qualche attività commerciale. E 2,5 miliardi i commenti che le persone lasciano su queste pagine ogni mese. Ecco perché Zuckerberg ha deciso di ampliare le funzionalità di comunicazione tra aziende e clienti, potenziando le capacità di social caring della piattaforma.”
In questo post Vincenzo Cosenza parte subito con un dato di fatto: le pagine aziendali su Facebook sono tantissime, per non parlare dei commenti lasciati dalle persone da gestire in un tempo più o meno breve. Numeri alla mano, ci spiega cosa ha fatto Zuckerberg per risolvere il problema.
Iniziare un post: ricapitoliamo per fissare le idee
Una buona introduzione di un post per il blog deve:
- incuriosire il lettore al punto di farlo proseguire nella lettura;
- spiegare con cura e chiarezza quello che viene dopo;
- avere un pizzico di personalità;
- evitare le false promesse.
E adesso non ti resta che metterti al lavoro e creare delle splendide introduzioni capaci di attirare i tuoi lettori come una golosa torta al cioccolato. Con panna. All’ora di merenda.
Buona scrittura 🙂
Sono online le date della sessione primaverile di Con-testo, il mio corso pratico di scrittura che ti insegna a creare contenuti che centrano l’obiettivo. Se vuoi migliorare quello che scrivi online e non hai paura di sperimentare, corri a iscriverti. |
---|