L’altro giorno ho letto su internet di alcuni copy che si vantavano con fierezza di riuscire a scrivere 10 articoli al giorno.
Non sono mai stata molto brava in matematica ma, dando per scontato il fatto che si lavori otto ore e che non ci siano straordinari o orari da freelance che ti incollino al PC anche la sera, scrivere 10 articoli al giorno significa dedicare ad ogni post 48 minuti di tempo.
48 minuti, senza pause e senza distrazioni.
Per carità, io sono una un po’ lenta a scrivere, ma 48 minuti per redigere un post di 500-800 parole, corretto nella forma e nella sintassi, riletto, corredato di foto e pubblicato (o consegnato a chi di dovere) faccio proprio fatica a digerirli.
Quanti post riesco a scrivere al giorno? Due, tre al massimo. Quanto tempo ci metto per ognuno? Dalle due alle tre ore. Senza considerare che, dopo una sessione di scrittura, sono abbastanza spompa e ho bisogno di fare altro per distendere la mente (no, non sono una macchinetta).
Piccola parentesi: con “fare altro” non intendo cazzeggiare eh, ma cambiare tipo di attività, rispondere alle email, fare una call su Skype, rivedere le slide di un corso, fare editing.
Quindi, diciamo che se dovessi riassumere il mio percorso di scrittura di un post, potrei suddividerlo nei passaggi qui sotto.
Modalità “zitta e impara”
Una delle cose belle del mio lavoro è la varietà. Nel corso degli anni mi sono ritrovata a dover parlare degli argomenti più disparati: dai rimedi naturali contro i capelli crespi, alla leishmaniosi che affligge i nostri amici a quattro zampe, dalle protesi dentarie alle assicurazioni per le auto d’epoca.
Dato che non sono una tuttologa, prima di scrivere una qualsiasi cosa, devo “perdere tempo” a documentarmi. Per non dire cavolate. Per poter argomentare bene. Per rendere anche le materie più tecniche comprensibili agli altri.
Una volta che ho trovato le risorse giuste mi faccio una mappa di quello che voglio scrivere, tenendo presente il calendario editoriale, i lettori e l’obiettivo del post.
La durata di questa fase è varia: se l’argomento è molto molto semplice (o lo conosco già) può andare bene anche mezz’oretta, se il tema è nuovo o è super tecnico ci vuole più tempo. Per non parlare dei post in cui vengono presentati case history o esempi: quelli sono molto faticosi e possono richiedere anche giornate di ricerca.
Scrittura senza pensieri
Bene, ora che mi sono documentata e ho preparato la mappa, passo alla fase di stesura del contenuto. Come ti ho già spiegato qui, per me questa parte è piuttosto veloce: preferisco scrivere subito quello che ho in mente e concentrarmi sul messaggio che voglio far passare che preoccuparmi della forma, dei tempi verbali, degli accenti al posto giusto.
Quanto tempo ci metto? Diciamo dalla mezz’ora ai tre quarti d’ora, se poi quel giorno non sono ispirata guardo il documento di Word con occhi languidi nella speranza che si innamori e scriva lui al posto mio.
Tagliuzza, cuci e trasforma in linguaggio umano
Arriva quella che per me è la parte più lunga, ma anche quella più divertente. Dopo aver fatto una pausa, riprendo in mano il post e gli do la giusta forma.
Elimino le frasi che non funzionano, aggiungo dettagli dove mi sembra manchi qualcosa, trovo sinonimi per i vocaboli che ho ripetuto all’eccesso, correggo gli orrori ortografici.
Poi sistemo la formattazione. Uso i grassetti, scrivo più in grande i titoletti, inserisco gli eventuali link, cerco l’immagine di accompagnamento e, se il progetto lo prevede, rivedo il tutto in ottica SEO.
Cerco di fare la perfezionista e di non farmi sfuggire nulla, rileggo ad alta voce più volte per essere sicura, a costo di metterci mezz’ora in più.
Questo passaggio dura di solito più di un’ora.
Dimmi di sì e poi pubblica
Il post di per sé è finito, ma manca ancora una cosa: l’ok del cliente. Scatta quindi l’email dove allego l’articolo e chiedo se ci sono delle modifiche da fare, ci scambiamo alcune riflessioni, correggo le ultime cose e chiudo il lavoro. Se non consideriamo i tempi di risposta e le revisioni da fare sono minime, diciamo che ci vogliono 20 minuti per il sì definitivo. Se poi, secondo gli accordi che abbiamo preso, mi devo occupare anche della pubblicazione, calcolo altri 20 minuti per mettere online il post.
Riassumendo
Scrivere un post è un percorso avventuroso, dove c’è bisogno di cura, di concentrazione e del giusto tempo per dare a chi legge la giusta qualità. Anche se, in giro per il web, ci sono ancora persone che pretendono di pagare un articolo non più di 10 euro.
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