Mamilia

Donna, mamma, freelance. Sara Fiorentino è una di quelle professioniste in gamba, che ha lavorato per anni più dietro le quinte che davanti e che conosce molto bene il significato di parole come determinazione, coraggio, cambiamento.

Affianca chiunque abbia un’attività in proprio nello scegliere i canali di comunicazione più efficaci, ti sprona a non mollare mai, costruisce progetti comunicativi che funzionano perché di mode e tendenze, soprattutto sui social, non sappiamo più cosa farcene.

Sara è anche una mamma che conosce bene tutte le meccaniche che si attivano dopo il parto: la fatica nel reinventarsi, la paura di non essere abbastanza, il nodo alla gola che arriva quando devi dire ciao e andare un appuntamento di lavoro.

Ha provato su di sé le occhiaie profonde, le notti in cui si dorme poco, la testa che si arrovella per trovare il modo di incastrare tutti gli impegni, lavorativi e personali. Sa cosa vuol dire spegnere il computer alle cinque, perdersi in delle piccole braccia dopo una giornata storta, organizzare una gita in famiglia in settimana senza sensi di colpa.

#therealmamma

Sara inizia a raccontare sui social la sua dimensione di mamma freelance, accompagnando i suoi contenuti con l’hashtag #therealmamma: post che racchiudono la bellezza e la difficoltà nel lavorare in proprio e gestire dei bimbi piccoli, tutto senza filtri e stando ben lontana da quei profili di mamme perfette, con bimbi perfetti e vite altrettanto perfette.

Un post dopo l’altro, Sara si rende conto che vuole far evolvere #therealmamma, trasformandolo in un sostegno concreto e un supporto per tutte quelle donne che hanno bisogno di reinventarsi sul lavoro dopo un evento come la gravidanza, organizzare meglio la loro vita con figli, rafforzare le competenze per rilanciarsi.

Capisce anche subito che #therealmamma non è il nome giusto per questo progetto: ci vuole qualcosa di più concreto e memorabile.

Ed è qui che inizia il nostro lavoro insieme.

Studio di naming per mamme freelance: da #therealmamma a Mamilia

Il progetto di Sara è a lungo termine: è fatto di consulenze, formazione specializzata, percorsi di crescita, servizi dedicati a mamme freelance. Non solo, è anche un luogo di confronto in cui trovare risposte a domande scomode e condividere esperienze.

L’obiettivo è quello di comunicare già nel nome i cardini essenziali del lavoro di Sara: professionalità, cura, femminilità.

Perché Mamilia

Quando mi sono messa a lavorare alle proposte per Sara, i concetti chiave intorno a cui mi sono mossa sono stati fiorire e sbocciare, concentrandomi poi su: la rinascita di una donna, l’essere madre, il dare vita a una nuova vita e a un nuovo percorso professionale.

Nelle risposte del questionario di Sara i fiori hanno fatto da filo conduttore, per questo ho iniziato a studiarne il significato, cercando quello che potesse essere in linea col progetto.

In più avevo alcuni paletti da rispettare: il nome, per quanto possibile, doveva contenere la parola mamma, per identificare da subito il pubblico di riferimento senza però ricadere nella banalità dei nomi di alcuni progetti di mamme blogger che si trovano in rete.

Tra le varie proposte Sara ha scelto Mamilia, nome dolce e soave.

Mamilia nasce da:

• mamma, parola che ci proietta immediatamente al cuore del progetto;
• magnolia, fiore delicato simbolo di perseveranza, dignità e bellezza suprema.

Sono partita da magnolia e ho iniziato un bel taglia e cuci con le lettere, eliminando la sillaba –gno e sostituendola con –mi.

Il risultato è la fusione delle due parole, in più mami di Mamilia è anche il modo con cui alcuni di noi chiamano affettuosamente la loro mamma nel linguaggio comune.

Mamilia funziona perché:

• è accogliente, come Sara e i suoi servizi rivolti alle mamme freelance;
• presenta delle sonorità morbide e delicate, che rimandano ai concetti di femminilità e maternità;
• racchiude i significati cardine del progetto: professionalità, tenacia e costanza.