Come migliorare i titoli dei tuoi post (con esempi)
Sapevi che solo 8 persone su 10 si soffermano a leggere il titolo di un articolo e, dato ancora più sconcertante, appena due di esse prosegue al contenuto del testo?
Se è vero, come è vero, che il numero di persone che legge un testo è così basso, dobbiamo rimboccarci le maniche e darci da fare per scrivere i nostri titoli nel modo migliore possibile.
Quello che ti suggerisco è di pensare al titolo come a una calamita. Deve incuriosire il lettore. Deve stuzzicarlo al punto tale da spingerlo ad andare oltre e volerne sapere di più. Attraverso il titolo è come se tu stessi dicendo: “ehi, guarda qui, c’è qualcosa di così importante per te che non puoi fare a meno di leggerla”.
Ci sono diversi modi per scrivere un titolo invitante ma, prima, cerchiamo di capire quali sono i suoi elementi distintivi.
Com’è fatto un titolo magnetico?
Le persone decidono se leggere o meno il contenuto di un articolo se il titolo fa leva sulle loro corde, sui loro sentimenti, insomma se in qualche modo ci si sente “chiamati in causa”. E questo può avvenire in molti modi: siamo vicini a un determinato tema, stiamo cercando una soluzione a un problema, vogliamo semplicemente divertirci.
Per esempio, se trovo il titolo di un post che mi dice: “Prepara la tua cheesecake gluten free in soli 30 minuti”, io che sono intollerante al glutine e sono golosa, drizzo le antenne e vado quantomeno a vedere che ingredienti mi occorrono per cucinare il dolce (non sono celiaca, è solo per farti capire).
Questo però non basta: nel titolo deve essere presente, in modo più o meno esplicito, il beneficio che si trae dalla lettura del testo. Tornando al caso di prima, quale vantaggio ottengo nel cucinare un dolce senza glutine in mezz’ora?
Sicuramente il fatto che posso prepararla anche quando ho poco tempo a disposizione (bastano 30 minuti). Oppure che questa torta è talmente veloce da fare da lasciarmi spazio ad altre attività: leggere, guardare la TV, andare a correre, dormire.
Oltre a questi due aspetti, ovvero richiamare l’attenzione e mettere in mostra il benefit, il titolo deve anche essere breve. Nel titolo non è il caso di dilungarsi, avrai tutto lo spazio di farlo dopo, nel copy. Per darti un parametro, ti consiglio di stare al di sotto dei 55-60 caratteri spazi inclusi, in modo tale che il titolo non venga “tagliato” nei risultati dei motori di ricerca, come invece succede qui:
Quali sono i titoli che funzionano di più
Fin qui tutto chiaro? Bene, ora che hai capito quali sono le caratteristiche di un buon titolo, ecco una carrellata delle tipologie che piacciono di più alle persone (non me lo sono inventato io, è il risultato degli studi di Moz):
Numeri. Aggiungere un elemento numerico all’interno del titolo sembra particolarmente apprezzato, soprattutto dal genere femminile (tienilo a mente se il tuo target è rosa). Il numero può rappresentare diverse cose: una percentuale, un valore temporale, una statistica, list post (i famosi “5 modi per”, per intenderci). Questa è il titolo di un post di Donna Moderna, che ci offre ben 10 spunti diversi per preparare dei primi a base di asparagi:
Andare sul personale. Tirare in ballo il lettore sin dall’inizio è un buon modo per farlo sentire protagonista di quel contenuto. Essere soggettivi (es: metti le ali al tuo blog, ritrova la tua forma fisica, scopri come liberarti dall’ansia) dà al lettore la sensazione che tu ti stia rivolgendo proprio a lui e non a qualcun altro. Questo titolo viene dal blog di Casa Facile:
How to. Con il termine how to, vengono raggruppati tutti quei titoli che iniziano con il “come”. L’how to piace a chi legge perché offre un insegnamento, una risposta a un problema o a un bisogno. Il “come”, così come “perché” o il “cosa”, sono parole grilletto che, inserite in un titolo, hanno carattere persuasivo. Lo sanno bene i copywriter di Booking Blog, che usano questi termini all'interno dei loro titoli:
Domanda. Inserire una frase col punto interrogativo, oltre ad assomigliare a un dialogo a tu per tu con il lettore, obbliga quest’ultimo a trovare una risposta a ciò che gli viene chiesto. La risposta può essere un sì/no o, guarda caso, può essere contenuta all’interno del tuo articolo. Qui di seguito, un esempio da iPaddisti:
L’importante è variare
Come in ogni cosa, non fissarti con un tipo di titolo in particolare ma cerca di alternare per non essere ripetitivo. Lo dico perché ci sono blog e magazine che, dopo aver letto che i numeri sono un elemento d’attrazione, scrivono titoli quasi esclusivamente inserendo un elemento numerico. Io penso che, oltre a essere noioso e poco creativo, alla lunga risulti poco credibile.
Il mio consiglio? Sperimenta, esercitati a scrivere titoli differenti per scoprire quali sono quelle maggiormente apprezzati dal TUO pubblico. In fondo è questo quello che conta.