Ritrovarsi
È difficile tirare le somme di questi mesi e raccontare tutto il groviglio di emozioni che ho vissuto, ma eccolo qui il nuovo sito, la mia nuova identità professionale, la nuova me.
Ammetto di sentirmi svuotata e in fase di defaticamento, ma super soddisfatta perché finalmente quello che c’è online rispecchia chi sono e questo è impagabile.
Cos’è cambiato in concreto?
Niente e tutto.
Niente nel senso che sono sempre io, la solita Silvia, un po’ timidina ma che sa il fatto suo, affascinata dalle storie di chi sta costruendo il suo futuro lavorativo, che non è tranquilla se non ha delle scorte di zucca in freezer e che si dispera se non trova più il suo quaderno dei regali di Natale (per fortuna era nello studio, sotto a una pila di libri).
Il tutto invece te lo racconto adesso, un passo alla volta.
Due servizi in più
Ho affiancato alla scrittura testi e alla consulenza, che rimangono lì inscalfibili, i servizi di naming e payoff: in questo modo la mia offerta diventa completa e perfetta per chi desidera dare una marcia in più alla sua comunicazione online. Questo significa che posso seguirti fin dall’inizio, trovare il nome giusto per la tua attività o il tuo prodotto, definire una promessa di valore unica e originale, lavorare su contenuti che guidano il tuo pubblico verso azioni mirate, abbattere i tuoi dubbi in fatto di scrittura.
Portfolio
Il portfolio è stato una mancanza del precedente sito, il perché non ne ho avuto uno fino a ieri l’ho spiegato qui. Oggi c’è: sono fermamente convinta che il miglior modo per farsi scegliere come professionisti sia dimostrare il proprio talento e far vedere quello che si sa fare senza paura del giudizio altrui.
Radici
Anche la newsletter si rinnova, l’ho battezzata Radici e arriva nella casella di posta di chi si iscrive due volte al mese:
una per ispirare e parlare di comunicazione partendo dalle origini, dai suoi significati;
l’altra per condividere l’ultimo post del blog.
Un nuovo stile
Oltre ai testi, che ho riscritto daccapo, avevo bisogno di togliermi di dosso quell’aria da ragazzina alle prime armi senza però apparire una che se la tira o fa finta di non vederti quando la incontri per strada.
Carmen si è data da fare con il logo, Marzia e Alessandro hanno fatto un lavoro incredibile sulle immagini.
Non volevo i soliti scatti di branding con props e inquadrature dall’alto, mi piaceva l’idea di raccontare i servizi fondendo fotografie e illustrazioni. E così è nato il cuore anatomico sospeso sulla tastiera, le farfalle che escono dalla scatola, le costruzioni che si trasformano in una torre, la tazza con la cocorita, le lampadine che mi illuminano mentre mi guardo allo specchio.
Questo modo di raccontare attraverso le immagini mi è piaciuto così tanto che ho deciso di introdurlo anche sul blog.
Oggi, quindi, dico addio (e grazie) alle immagini fumettose che mi hanno accompagnato negli ultimi anni e do il benvenuto alle nuove, a cui sono già parecchio affezionata.
E adesso?
Rallento un attimo, mi godo il risultato ma non mi fermo, anzi. Come dice l’Estetista Cinica, «non mi accontento: che si tratti di rapporti o di lavoro io alzo l’asticella. Prima che con gli altri la alzo con me stessa: mi sono sempre data obiettivi ambiziosi e quando li ho raggiunti ho alzato ancora l’asticella. Si può vivere serenamente nella mediocrità dorata, è molto confortevole, oppure si può sfidare se stessi cercando di saltare asticelle sempre più alte, alcune cadranno perché saltiamo male ma almeno ci avremo provato. Non tenere mai l’asticella bassa per paura: falliamo tutti, in amore e sul lavoro, ma la paura del fallimento non deve fermare la nostra ambizione o il nostro cuore».