Trova la tua voce, urla dai tetti e continua a farlo
Trova la tua voce, urla dai tetti e continua a farlo, finché chi ti cerca non ti avrà trovato.
- Dan Harmon -
Ti ho già parlato di tono di voce e di quanto sia importante identificare il proprio, ma oggi mi andava di ritornare sull’argomento e fare alcuni approfondimenti.
Pronto? :)
Il tono di voce per definirsi
Esattamente come il logo o la nostra palette di colori, le parole che usiamo rappresentano un tratto distintivo della nostra comunicazione e raccontano molto sulla nostra attività. Facciamo un esempio.
Scrivere:
“La banca X eroga servizi a privati e imprese, rispondendo ai bisogni di clienti sempre più esigenti grazie a un’offerta commerciale completa, che si avvale di forti sinergie tra le diverse divisioni di business. È in grado di proporre competenze locali nonché una forte presenza sul territorio internazionale in 15 Paesi in tutto il mondo.”
o
“I nostri servizi sono dedicati a privati e imprese. Possiamo rispondere ai tuoi bisogni, anche quelli più difficili, con un’offerta commerciale completa, che sfrutta la collaborazione tra i diversi reparti presenti. Siamo attivi con le nostre competenze sul territorio locale e fuori Italia, in ben 15 Paesi.”
è parecchio diverso.
Riesci a notare la differenza nella voce?
La prima banca si rivolge ai lettori in terza persona, mantenendo una certa distanza, comunicando allo stesso tempo professionalità e freddezza. Non esiste il tu, il livello qui è più alto: si parla di clienti, servizi erogati, sinergie.
La seconda banca ha un tono di voce più amichevole, vicino a chi legge. Trasmette comunque professionalità, ma cerca di usare un linguaggio colloquiale, come se parlasse alle persone in modo diretto.
Quale delle due voci è più efficace? Dipende:
dalla natura del brand stesso: se chi comunica usa da sempre un tono più formale, sarà portata a scrivere e raccontarsi in quel modo anche online (si può cambiare tono di voce sia chiaro, ma è un passaggio delicato e non immediato);
da chi si vuole raggiungere: se, dopo aver tracciato l’identikit del cliente ideale, si scopre che i potenziali clienti preferiscono da una banca un approccio più distaccato, meglio orientarsi sul primo tipo di comunicazione. Viceversa, se le persone da intercettare amano un linguaggio diretto, via libera a un tono colloquiale e meno impostato.
Le caratteristiche di un buon tono di voce
Un tono di voce con tutte le carte in regola per avvicinare un’attività online ai suoi clienti
Rispecchia valori e credenze. Quello che diciamo e come lo diciamo deve essere in linea con quello che pensiamo, ciò che ci rappresenta e ci contraddistingue. Un tono di voce deve essere coerente e distinguersi dagli altri.
È umana. Le aziende che continuano a raccontarsi come aziende e non come persone faranno più fatica a farsi scegliere. Usare parole che rendono la comunicazione più umana conquista un potenziale cliente dal punto di vista emozionale, rendendolo più incline ad acquistare prodotti e servizi.
Facilita la comunicazione. Una volta fatto tutto il lavorone iniziale di definizione della propria voce, raccontarsi online diventa più semplice (anche se subito potrà apparirti faticoso). Questo perché adesso conosciamo il livello comunicativo che deve avere il nostro messaggio, quali parole usare perché ci identificano, quali scartare perché non fanno parte del nostro mondo.
Costruisce relazioni. Come scrive Valentina Falcinelli nel suo libro: “poiché il tono di voce punta alla creazione di un dialogo, è un ottimo strumento per instaurare una relazione con i possibili clienti e mantenerne una sana e duratura con quelli già acquisiti”. Una comunicazione trasmessa nel modo giusto può far tornare i clienti da noi. Ancora e ancora.
Serve una mano?
Hai dubbi sul tuo tono di voce? Non sei sicuro che le parole che hai scelto per la tua comunicazione siano adatte e ti rispecchino davvero? Tranquillo, c’è il mio servizio SOS! Check-up che ti aiuterà a dipanare ogni dubbio e incertezza sul tono di voce (ma non solo).