Identità verbale, piacere. Conosciamoci meglio

Andiamo subito al sodo: l’identità verbale si riferisce alla personalità e ai valori di un brand espressi attraverso le parole. È il modo in cui un brand comunica con il suo pubblico, scegliendo un linguaggio onesto che rispecchia i suoi principi e la sua essenza. L’identità verbale include tutti gli aspetti della comunicazione scritta e parlata, dalle descrizioni dei prodotti alle interazioni sui social media, dalle newsletter ai blogpost.

Avere un’identità verbale ben definita aiuta il brand a essere coerente in tutte le sue forme di comunicazione: in questo modo le persone potranno riconoscerlo subito proprio grazie al linguaggio usato, indipendentemente dallo spazio internet in cui ci si trova e dal cosa si sta raccontando. Approfondiamo meglio il discorso.

Identità verbale, da cosa è formata

  • Naming: riguarda la scelta del nome del brand e dei suoi prodotti/servizi. Ne ho già parlato più volte, un nome funziona se lascia un’impronta, se riesce a comunicare immediatamente qualcosa di importante sul brand. Un esempio? Palabàn, il nome che ho trovato per Chiara Battaglioni.

  • Payoff: è l’atmosfera che accompagna il brand e anticipa la sua promessa alle persone. Think different, per esempio, riassume l’importanza di pensare fuori dagli schemi, di innovare, di creare, non poteva esserci payoff migliore per Apple, che ha un’identità verbale fortissima e ben definita.

  • Tono di voce: rappresenta come il brand si racconta ed esprime. Quali parole sceglie per comunicare. Un marchio di giocattoli per bambini potrebbe adottare un tono di voce giocoso e amichevole (Mattel) oppure ispiratore e creativo (Lego) a seconda proprio della sua personalità e del suo modo di vedere il mondo dei giochi.

  • Testi: l’insieme dei contenuti che il brand crea, che avvicina le persone e le fa sentire importanti, parte di un universo di valori e ideali condivisi.

Attenzione: l’identità verbale non è l’identità visiva. Se non sei del mestiere, può essere facile confondere l’identità verbale da quella visiva. Per capirci meglio:

  • l’identità verbale si occupa di come quel brand suona a livello linguistico;

  • l’identità visiva si concentra sugli elementi grafici come il logo, i colori, i font e le varie declinazioni (es. biglietti da visita, carta intestata, grafiche sui social, sito internet…)

Entrambe sono fondamentali per creare un’immagine di brand che si riconosce subito e, in un mondo ideale, andrebbero sviluppate insieme, quando si decide di dare vita a un nuovo progetto.

Perché ti parlo di identità verbale

Penso che oggi parlare di identità verbale sia importantissimo, dato il dilagare di contenuti piatti e uniformi: con l’uso massiccio dell’intelligenza artificiale per generare testi, c’è il rischio che le voci dei brand si confondano tra loro, perdendo la propria unicità. Ecco perché ogni brand, grande o piccolo, dovrebbe impegnarsi a costruire e curare la propria identità verbale: è ciò che permette di farsi riconoscere in mezzo a un oceano di voci che tendono essere sempre più uguali.

I benefici dell’identità verbale

Coerenza

Avere un’identità verbale delineata consente di avere una linea guida da seguire quando si tratta di comunicare qualcosa di nuovo, per esempio:

  • quando stiamo per pubblicare un aggiornamento sui social, assicuriamoci di usare il nostro tono di voce e non quello della concorrenza che sta avendo successo;

  • allineiamo lo stile dei blog post, in modo che rispecchino lo stile del brand;

  • facciamo in modo che i titoli delle newsletter invoglino l’apertura perché chi le riceve capisce subito chi è il mittente.

Visibilità

Un’identità verbale forte e coerente contribuisce a rendere il brand immediatamente riconoscibile. Quando il pubblico associa un determinato stile di linguaggio e tono di voce al brand, diventa più facile per loro identificare e ricordare il brand.

Connessione emotiva

L’identità verbale velocizza la relazione tra il brand e il suo pubblico. Comunicando attraverso un linguaggio che risuona con i valori e le emozioni delle persone, il brand può intrecciare legami più forti e duraturi.

Credibilità

Una comunicazione chiara e coerente rafforza la fiducia verso il brand. Quando il pubblico percepisce il brand come autentico e affidabile, è più probabile che acquisti i suoi prodotti/servizi e che lo raccomandi ad altre persone.

Differenziazione

Un’identità verbale che fa quel che deve, aiuta il brand a distinguersi dalla concorrenza. Come dicevo prima, in una comunicazione affollata e simile, avere un linguaggio che si ricorda può essere un fattore decisivo per attirare e mantenere l’attenzione del pubblico. Ti dice qualcosa Ceres?

Fidelizzazione

Quando il pubblico percepisce coerenza e autenticità nella comunicazione, è più probabile che si affezioni, creando un senso di familiarità e appartenenza, rendendo i clienti più propensi a rimanere fedeli al brand.

Fatti riconoscere

Insomma, un’identità verbale ben definita è essenziale per costruire una comunicazione efficace, connettersi emotivamente con il pubblico e distinguersi dalla concorrenza. Investire tempo e risorse nello sviluppo dell’identità verbale del tuo brand può portare a significativi vantaggi in termini di riconoscibilità, fiducia e fedeltà dei clienti. Provaci e fammi sapere come va.

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La mappa dell’empatia per definire il tuo pubblico