Home page di un sito, cosa scrivo?

La scorsa settimana ho fatto una consulenza a Giulia, una mia cliente, che è andata in crisi con i testi della home page del suo sito. Quando mi ha contattata la prima volta al telefono, mi ha detto una cosa di questo tipo:
«Sai Silvia, sono bloccata, non so da dove iniziare. Esistono delle regole su cosa scrivere nella home di un sito? Quali sono le cose importanti da dire e quali posso invece mettere in secondo piano? Devo linkare tutte le pagine interne? Non so proprio come organizzare le sezioni, aiuto!»
Mentre facevo la consulenza, ho pensato che ci sono molte persone che hanno lo stesso problema di Giulia: un bel progetto da raccontare ma enormi difficoltà a strutturare le informazioni. Potevo forse rimanere indifferente? Certo che no, quindi ecco qui consigli, spunti e suggerimenti su come scrivere la home page della vita.

Una premessa

Quando parlo di siti, mi piace sempre citare questa frase di Paolo Zanzottera:

«Il sito internet è la tua casa, negli altri posti sei in affitto».

Se su piattaforme e canali social, per poterci stare, devi seguire regole precise, il sito è l’unico posto in cui puoi permetterti più libertà (anche se non puoi proprio fare cosa vuoi, ti spiegherò più avanti perché). Sei tu a presentare i contenuti come meglio credi, sei tu a decidere la navigazione, i percorsi, le call to action.
Sei sempre tu che hai il dovere di rendere il sito uno spazio dove chi arriva si senta a suo agio, trovi le informazioni che cerca senza impazzire, abbia voglia di fermarsi per un po’ e scoprire cosa di bello hai da proporre.
Ricollegandomi alla citazione di prima: se il tuo sito è la tua casa online, quando il tuo pubblico viene a farti visita devi offrirgli la migliore ospitalità possibile. A cominciare dalla home page.

Scrivere la home page: informa, accogli, seduci

Ok, ok, fin qui tutto chiaro ma, in concreto, che cosa bisogna scrivere su questa sacrosanta home page?
Una sola risposta non esiste, questo perché ci sono un’infinità di possibilità per organizzare le informazioni e molto dipende dal tipo di attività, quello che c’è da promuovere, quali persone si vogliono raggiungere.
Quello di cui sono sicura, però, è che quando le home page funzionano è perché allo stesso tempo:

  1. informano. E cioè dicono chi sei, quale lavoro fai e a quale pubblico ti rivolgi. È un modo semplice ed efficace per presentarti, senza particolari fronzoli o giri di parole, così avrai maggiori possibilità di essere capito da chi c’è dall’altra parte dello schermo. Scegliere di raccontare quello che fai in modo più diretto, amichevole, creativo, ironico ha a che fare con il tono di voce ed è ciò che fa la differenza fra te e un tuo concorrente con un’offerta simile.

  2. accolgono. Tradotto: fanno sentire a casa le persone. Da una home page il potenziale cliente deve subito rendersi conto che la tua proposta è proprio quella che stava cercando, che sei lì per aiutarlo, per rispondere a un suo bisogno. Perché il tuo obiettivo è farlo sentire meglio.

  3. seducono. Le home page ben fatte hanno il compito di attrarre le persone con cui vuoi parlare. Sono la porta d’accesso al tuo mondo, devono incuriosire il giusto, dare un assaggio di quello che c’è scritto nelle pagine interne. Devono mettere l’acquolina in bocca, raccontare le cose più importanti senza spiegare tutto, invogliare chi legge a rimanere e scoprire con stupore più dettagli. Ricordano al lettore quali sono i suoi desideri, le speranze, mettono in mostra valori e promesse.

Continuo?

Home page e contenuti tipo

Bene, adesso che hai capito quali sono le caratteristiche delle home page, quelle belle, vediamo insieme quali sono gli elementi comuni che è possibile ritrovare. Non è detto che debbano essere tutti presenti e in quest’ordine, come ti spiegavo prima, l’organizzazione dei contenuti si basa su strategie, pubblico, obiettivi.

  • Una panoramica dei servizi/prodotti. Anche se sei timido e non ti senti portato a vendere, nella home page è importante che ci sia un rimando alla tua offerta. Di solito questa parte è strutturata a blocchi, a ogni blocco è associato un servizio con descrizione e pulsante di invito all’azione. Chi ha tanti servizi può scegliere di organizzarli in macro categorie o decidere di mettere in home solo quelli di punta. Per l’e-commerce il concetto è analogo: i blocchi possono rappresentare, a seconda delle esigenze, le categorie merceologiche, gli articoli più venduti, quelli in promozione.

  • Riprova sociale (portfolio, recensioni dei clienti). Cosa c’è di meglio di una bella recensione o una carrellata dei progetti più belli a cui hai lavorato per far vedere alle persone che merita lavorare con te?

  • Approfondimenti vari. Qui si racchiudono tutte le informazioni utili per il tuo pubblico, che spesso hanno a che fare con dubbi, domande, incertezze. Mi riferisco a link a pagine interne, file scaricabili, FAQ, glossari, contenuti che spiegano il processo di acquisto, le modalità di spedizione, il diritto di recesso, il trattamento dei dati personali.

  • Altre cose interessanti: blog post, newsletter, social. Fai in modo che chi ti legge si appassioni a te e che ti segua altrove, sul tuo blog per esempio, iscrivendosi alla newsletter o chiacchierando con te su Facebook o Instagram. Per motivare le persone lavora bene di microcopy: raffina, impreziosisci, smuovi decisioni.

Com’è scritta la tua home page?

Bene, siamo arrivati alla fine del nostro viaggio sulle home page. So che Giulia non è più in crisi e sa cosa deve scrivere, ma dimmi di te, adesso hai le idee più chiare?

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Primo blog post, qualche esempio da cui prendere spunto

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